Meglio cibi cotti o alimenti crudi?
Mangiare gli alimenti crudi è sempre meglio che cuocerli? In questo modo riusciremo ad assumere più sostanze nutritive? Spesso è questa la domanda che molti di noi si sono posti. La risposta non è sempre assoluta. Bisogna sapere che nel momento in cui ci apprestiamo a mordere, masticare, digerire il cibo già si creano una serie di modifiche meccaniche e chimiche che riguardano essenzialmente il contenuto nutrizionale di un alimento e la sua biodisponibilità, ovvero il grado in cui viene poi assorbito dal nostro corpo.
Ci sono degli alimenti che indubbiamente risultano migliori se ingeriti crudi altri invece che cotti danno il meglio. Esiste anche poi una differenza a seconda del metodi di cottura o dell’abbinamento. In linea generale sarebbe sempre meglio consumare un cibo coltivato localmente perchè ricco di minerali. Quando un alimento si trova ancora nel terreno, nella vite, nel cespuglio, contiene il massimo delle sostanze nutritive che iniziano a degradare non appena lo si sradica. A questo proposito gli esperti assicurano che già prendere in mano un frutto gli fa perdere dal 15 al 60 % di vitamine a meno che non venga mangiato entro 72 ore dalla raccolta.
Ovviamente per la maggior parte di noi tutto ciò è assolutamente improponibile ma, per fortuna, ci sono altri comportamenti che ci aiutano ad ottenere il massimo dal cibo che consumiamo. Tagliare la frutta e la verdura consente di liberare i nutrienti contenuti al suo interno, frantumare e tritare un aglio o della cipolla fa si che venga rilasciato un enzima che forma una sostanza nutritiva chiamata allicina, capace di proteggerci da molte malattie.
Mettere in ammollo i cereali e i legumi riduce la quantità di acido fitico che blocca in parte l’assorbimento del ferro, dello zinco, dal calcio, del magnesio. La frutta e la verdura vanno sempre conservate nel modo giusto; il calore, la luce e l’ossigeno degradano le sostanze nutritive; tutte le verdure andrebbero sempre conservate in frigorifero; i pomodori e l’avocado no, preferiscono una temperatura ambiente, al riparo dalla luce. Le erbe andrebbero tritate ed essiccate poi conservate in barattoli di vetro. Quali sono gli alimenti che sarebbe preferibile mangiare crudi?
I semi di girasole, i piselli, le bietole, i cavoletti di Bruxelles, i broccoli, i cavolfiori, gli spinaci, i peperoni. Gli spinaci ad esempio crudi contengono tre volte più di vitamina C rispetto a quelli cotti. Va bene anche la cottura a vapore, la scottatura breve, il forno a microonde. Gli alimenti che invece andrebbero consumati cotti sono i pomodori, le carote, le patate. I pomodori una volta cotti aumentano in modo significativo la loro biodisponibilità di licopene che dopo 30 minuti di cottura aumenta del 25%.
Le carote si comportano allo stesso modo. Volete il modo migliore per consumarle? Accompagnatele a del timo e miele. Gli abbinamenti risultano altrettanto importanti; meglio consumare alimenti ricchi di vitamine liposolubili, A, D, E K insieme ai grassi che aiutano a scioglierle. Quindi le patate con le carote, le uova con i funghi, gli spinaci, le bietole, gli asparagi daranno il meglio se abbinati a dell’olio di oliva, di cocco, al burro, all’avocado.
Gli alimenti ricchi di ferro andrebbero sempre accompagnati con quelli ricchi di vitamina C per migliorarne l’assorbimento: gli spinaci, il cavolo, la soia, le lenticchie dovrebbero essere sempre accompagnate da una spruzzata di arancia, succo di limone, fragole, peperoncini. Preparate allora un’insalata con fettine di arancia, un cavolo con peperoncini, una vinaigrette con succo di limone.