E’ importante che tutte le donne siano istruite, supportate e consapevoli di cosa sia il cancro al seno. Una mammografia potrebbe salvare la vita se riesce a diagnosticare un tumore precocemente.
Uno dei miti duri a morire è che se non si dispone di una storia familiare di tumore al seno la mammografia non è necessaria. Questo non è vero: circa sette donne su 10 con diagnosi di cancro al seno non possiedono fattori di rischio genetici: genitori, fratelli, figli. I fattori di rischio principali sono la razza, il sesso, l’invecchiamento, la genetica, l’alcol, l’obesità.
La verità è che tutte le donne sono a rischio. Il cancro al seno è il più diagnosticato dopo il melanoma. Le donne afro-americane sono le più colpite sotto i 45 anni rispetto alle europee. Il rischio di ammalarsi di cancro al seno raddoppia se in famiglia ci sono stati casi simili tra le parenti di primo grado: madre, sorella, figlia. Una percentuale che varia dal 5 al 10% di donne che si ammalano trova la sua causa in una mutazione genetica anomala. Un altro mito riguarda la pericolosità della mammografia che invece, nella realtà dei fatti, utilizza dosi molto piccole di radiazioni per cui non arreca nessun danno; anzi è il metodo più veloce e sicuro per individuare la malattia quando ancora non presenta sintomi evidenti.
Il rischio della mammografia è molto basso specie se rapportato al beneficio.
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