La New York Langone Medical Center con a capo la ricercatrice Marie Lager ha condotto uno studio sui possibili rischi dei tatuaggi. La moda di farsi tatuare è sempre più diffusa in tutto il mondo e ormai accettata da tutti. Circa il 5% della popolazione ne possiede infatti almeno uno.
Il dato di fatto è comunque che il 6% di coloro che si sono tatuati è andato incontro a complicazioni. Circa il 10% delle 300 persone intervistate ha avuto una complicazioni a breve termine che hanno avuto a che fare con i componenti dell’inchiostro utilizzato e le reazioni che ognuno dei soggetti ha registrato.
L’eruzione cutanea, il prurito, il gonfiore durato in alcuni casi anche più di quattro mesi, sono i sintomi più comuni.
Per trattare le reazioni cutanee lievi si utilizzano gli steroidi antinfiammatori, per le reazioni cutanee più gravi si è dovuto ricorrere alla chirurgia laser per rimuovere diversi strati pi pelle. La conseguenza sono le cicatrici, il prurito e lo stress emotivo. Il rosso ed il nero sono i colori che creano più problemi anche se non è chiaro se sono stati causati dalle sostanze chimiche in essi contenute, dagli sbiancanti, dai conservanti.
Gli studi sono ancora in corso; lo scopo è quello di creare una banca dati che riesca a segnalare le complicazioni più comuni in modo da poter monitorare la situazione.
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