Un nuovo caso di meningite ha fatto purtroppo una vittima a Roma: un quindicenne muore al Policlinico Umberto I di Roma dopo poche ore dal ricovero.
Il ragazzo, studente dell’Istituto Alberghiero “Amerigo Vespucci” non era risultato vaccinato per la meningite e secondo il parere dell’epidemiologo PierLuigi Lopalco dell’Università di Pisa, nella fascia d’età dell’adolescenza il rischio di contrarre la meningite da meningococco è pari ad un caso ogni centomila abitanti.
Risulta pertanto utile il vaccino sicuro ed efficace per quasi tutti i ceppi di questa temibile infiammazione delle membrane che rivestono il cervello, che può condurre a gravi sintomi neurologici talvolta fatali.
Ovviamente è scattata la profilassi fra tutti coloro che sono entrati in contatto con lo studente nei giorni precedenti il decesso, familiari, amici e compagni della scuola da lui frequentata,
Inoltre compagni ed insegnanti del ragazzo avevano partecipato ad evento esterno una settimana fa presso il Ministero della Istruzione, Università e Ricerca per cui la prescrizione della profilassi viene consigliata dal Dirigente Scolastico a tutti coloro che nella settimana indicata, avevano avuto un contatto con la vittima.
Istituto Nazionale per le malattie infettive Inmi-Spallanzani sta eseguendo in questi giorni gli esami per l’individuazione del sierotipo del meningococco di cui si attendono i risultati.
La meningite può essere prevenuta attraverso alcuni vaccini disponibili alcuni dei quali gratuiti in base alla disponibilità economica delle regioni; laddove questo servizio non fosse fornito dal Servizio sanitario nazionale, lo si può richiedere privatamente tramite il proprio medico curante.
Ad oggi è previsto un vaccino antimeningococco di tipo C per i bambini di un anno di età, con un richiamo consigliato per gli adolescenti, ma la vera pericolosità di questa malattia è determinata dalla varietà di cause che possono provocarla: la meningite può essere infatti sia di tipo batterico che di tipo virale che possono colpire in maniera casuale per mezzo di portatori sani, di difficile individuazione.
La tipologia più grave è la meningite batterica causata da pneumococco e meningococco di tipo B che colpisce ogni anno in Italia all’incirca 300 persone; la mortalità è da attribuire nel 10% dei casi a pneumococco, percentuale che aumenta di due punti nei casi di meningococco sino ad arrivare al 23 % di incidenza letale se il ceppo del meningococco è di tipo C.
Ovviamente il vaccino tetravalente che scherma contro il meningococco A-C-Y-W, è consigliato agli adolescenti che risultano essere a maggior rischio di contagio ed a coloro che si recano nei paesi nei quali sono presenti alcuni dei sierogruppi inseriti nel vaccino.
Ricordiamo, per dovere di cronaca, che esistono malattie infettive come influenza e morbillo che sono certamente più contagiose della meningite, ma la raccomandazione è sempre quella di difendersi laddove è possibile attraverso una prevenzione attenta e ragionata che possa salvaguardare la propria salute e quella degli altri.
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