Mal di testa e danni al cervello

Mal di testa e danni al cervello

I dolori cervicali affliggono tante persone colpite da questo dolore fastidioso in corrispondenza della nuca sino ad interessare collo, spalle e talvolta anche le braccia.

Non sono rari fenomeni correlati come intorpidimenti, giramenti di testa e ronzii alle orecchie e tachicardia più frequenti al risveglio; per questo motivo è consigliabile utilizzare un cuscino idoneo per il riposo notturno che impedisca le posizioni errate che possono scatenare la cervicalgia.

E’ proprio la cattiva postura uno dei principali fattori incriminati oltre alla vita sedentaria e alla scarsa attività fisica. Vediamo perché.

I muscoli si adeguano alla posizione assunta, specie se è protratta per lungo tempo, per cui se stiamo tante ore davanti al computer magari con il mento appoggiato sulla mano, inclinando la testa in modo innaturale dopo poco, il muscolo si accorcia e contrae utilizzando di fatto una minore quantità di ossigeno e sangue.

Occorre dunque modificare profondamente le nostre abitudini, intervallando il lavoro sedentario a piccoli esercizi di stretching o di allungamento muscolare riguardanti la zona di collo e spalle, specie se avvertiamo irrigidimento o bruciore; anche una seduta ergonomica che tenga dritte le spalle e soprattutto la testa che deve essere in linea con il resto del busto.

I massaggi effettuati da esperti qualificati sono un valido aiuto nei casi di cervicalgia semplice che risponde benissimo alle cure manipolative e qualche piccolo esercizio fai da te stando in piedi ed inclinando dolcemente il capo prima a destra e poi a sinistra, possono senz’altro alleviare il dolore e la tensione muscolare.

Quando l’artrosi cervicale si è manifestata la degenerazione tra le vertebre è già in atto poiché la cartilagine fra quest’ultime si è usurata; i sintomi che la precedono saranno il collo pesante quasi “legato” ed un rumore simile allo scricchiolio dietro la nuca.

Attraverso un’analisi psicosomatica della zona nella quale il dolore si manifesta, si può intervenire sull’origine del disturbo che spesso colpisce persone che stanno vivendo un disagio emotivo: alcune caratteristiche comuni alle persone affette da questa patologia riguardano infatti soggetti particolarmente rigidi e precisi che sentono fortemente il carico della quotidianità e delle responsabilità verso le quali si ritengono inadeguati; ed ecco quindi il collo corto con la colonna vertebrale che diminuisce il suo spazio o il collo paradosso, quando la colonna inverte la sua curva naturale. La mente infatti trasmette i propri pensieri tramutandoli in azioni corporee proprio attraverso il collo.

E’ fondamentale imparare a rilassarsi attraverso un lavoro mirato supportato da tecniche di respirazione in uso nella meditazione yoga che riescono a favorire la concentrazione e a portare l’attenzione sul momento presente calmando la mente, oppure tramite il Chi kung (Qi gong) che conduce la nostra energia fra le diverse parti del corpo di cui pian piano acquisiamo consapevolezza.