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Latte materno, tutti i vantaggi per bimbo e mamma

L’allattamento al seno è un atto d’amore primordiale che si compie tra madre e figlio.

La naturalità di questo gesto si è perso negli ultimi anni a vantaggio dell’allattamento artificiale ma nulla si può comparare ai benefici che il piccolo trae dal nutrirsi del latte materno.

Talvolta la mamma incontra degli ostacoli come ragadi e mastiti che possono rendere doloroso il processo, oppure si ricorre al latte artificiale quando si teme il bimbo non possa crescere come dovrebbe, ma una corretta informazione unita alla pazienza possono aiutarci a capire come muovere i passi nella direzione giusta.

Il corpo della donna è “programmato” per nutrire il proprio piccolo dal momento in cui è iniziata la gravidanza ed il latte prodotto, tranne in rari casi di gravi patologie o infezioni è sufficiente al fabbisogno del bambino.

Occorre prepararsi all’evento leggendo, informandosi e frequentando corsi accompagnamento alla nascita che sicuramente ridimensioneranno la paura di essere inadeguate di fronte a questo vero e proprio miracolo, dissiperanno ogni dubbio e risponderanno alle domande comuni a tutte le mamme.

E’ anche utile conoscere in anticipo la struttura dove il piccolo nascerà e verificare soprattutto le abitudini del reparto maternità, in modo da capire i tempi con i quali viene gestito l’allattamento e se l’equipe di puericultrici sia di sostegno e di insegnamento nel caso si tratti del primo figlio.

Quando il bimbo viene al mondo deve ritrovare la sua mamma, pertanto è fondamentale che il neonato sia subito posato sulla sua mamma della quale riconosce il battito del cuore e l’odore; troverà da se la strada verso il seno materno e berrà le prime gocce di colostro.

Non bisogna in alcun modo alterare o spezzare questi momenti importantissimi che fanno parte dell’istinto e sono scritte nei nostri geni; se mamma e figlio sono sempre insieme, la suzione costante stimolerà naturalmente la produzione di latte. La mamma imparerà a riconoscere gli inequivocabili segnali di richiesta di cibo, poiché il piccolo, sarà inquieto, girerà la testa in cerca di qualcosa e porterà le manine alla bocca.

Niente ansie, seguiamo il ritmo del bambino ed allattiamo ogni qualvolta il bimbo ha fame, senza troppi schemi e orari, affinchè si possa attivare la corretta stimolazione nella produzione del latte, che per almeno i primi sei mesi di vita dovrebbe essere l’alimento esclusivo del neonato.

Non dimentichiamo che anche la mamma trae innegabili vantaggi dall’allattamento al seno che nella fase iniziale stimola il rilascio di ossicitocina utile a contrarre l’utero e a riportarlo alle dimensioni originarie; inoltre favorisce il recupero del peso poiché brucia ogni giorno quasi 700 calorie in più e in ultimo un vantaggio da non sottovalutare: il latte materno è a costo zero, è ecologico e non inquina!

Sergio De Napoli

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