Caffè e Dna: stretto legame

Caffè e Dna: stretto legame

Il caffè è un piacere irrinunciabile per quanti non riescono ad incominciare bene la giornata senza una tazzina di questa bevanda.

Secondo quanto consiglia la Food and drug administration (Fda) statunitense, consumando piu di 4 o 5 tazzine di caffè al giorno, si corre il rischio di assumere una quantità eccessiva di caffeina con effetti immediati sull’organismo: problemi di addormentamento o insonnia, tachicardia, ansia, tremori.

Inoltre bisogna fare attenzione a tutti quei cibi confezionati o agli integratori che la contengono e che possono far innalzare la soglia di rischio. Leggere sempre bene le etichette ed il contenuto di ciò che mangiamo resta la prima regola, con particolare riguardo agli integratori amati dagli sportivi venduti in polvere che molto spesso contengono quantità concentratissime di caffeina, basti pensare che in alcuni casi un solo cucchiaino di polvere rappresenta la quantità contenuta in 28 tazzine di caffè!

La Fda ha stabilito un valore di tollerabilità intorno ai 400 milligrammi giornalieri, pari appunto a 4 o 5 tazzine di caffè, ovviamente considerando sempre la sensibilità e l’organismo di ciascun individuo.

Consideriamo però che durante il giorno ci può capitare di consumare una tazza di tè verde o tè nero (30-50mg) , una lattina di coca-cola (35-40 mg) o un energy drink (250 mg); anche le bevande decaffeinate sia tè che caffè, non sono mai completamente prive di caffeina, ma ne contengono una quantità più ridotta, tra 2 e 15 mg.

Occhio dunque a non superare le quantità raccomandate per non incorrere negli effetti nocivi sull’organismo.

Il consumo va ulteriormente ridimensionato se si è incinta o si allatta e se si assumono farmaci che possono interagire negativamente con la caffeina, od in alcuni casi, amplificarne gli effetti.

Entro i livelli consentiti la caffeina svolge degli effetti positivi sull’organismo poiché migliora la resistenza, la concentrazione e l’attenzione; anche per questo alcuni atleti hanno verificato un miglioramento della propria performance in generale con l’assunzione moderata di caffeina. Ovviamente prima di una gara è necessario che i livelli siano quelli consentiti dai controlli antidoping che stabilisce la positività quando la concentrazione di caffeina nelle urine supera i 0,012 mg/ml.

Si ritorna dunque alle famose 4-5 tazzine consigliate dalla Fda.

Un altro grande vantaggio della caffeina è quello di aumentare il metabolismo basale anche del 10-15%, se pensiamo a più o meno 5 caffè al giorno; ciò significa che consumiamo dalle 100 alle 150 calorie in più con evidenti ripercussioni sulla nostra taglia.

Non a caso molti cosmetici utilizzati per il trattamento della cellulite, contengono caffeina che stimola localmente la microcircolazione eliminando il ristagno dei liquidi e degli edemi precursori del fastidioso inestetismo.