Quando ci sentiamo nervosi, stanchi e stressati, potrebbe essere colpa del tempo che ha influenze negative sul nostro umore.

La sensibilità di ognuno può acuire determinate reazioni come risposta alle variazioni climatiche, trovando terreno fertile nei soggetti che non sopportano i rumori forti e negli ansiosi.

Sicuramente una giornata di sole ci regala buonumore, mentre al contrario una giornata uggiosa ci predispone al nervosismo ed alla tristezza, ma non bisogna sottovalutare altri fattori climatici che subdolamente possono modificare il nostro umore.

Il vento ad esempio o un’elevata pressione atmosferica, possono scatenare irritazione ed aggressività come risposta alla difficoltà di mantenere l’equilibrio o nel camminare, tipica delle giornate di vento intenso.

Anche il freddo protratto per lungo tempo scatena un malessere generale, poiché diventa un’ossessione che ci impedisce di pensare ad altro.

Al contrario l’esposizione al clima mite e in particolare alla luce del sole allevia stati d’ansia e depressione, rendendoci più sereni e socievoli; a patto ovviamente che i livelli di temperatura e soprattutto di umidità, si mantengano entro certi limiti, per non innescare situazioni di bassa energia, di svogliatezza e di stress.

I sintomi sono sicuramente fastidiosi: astenia, cefalea, ipotensione, respiro corto e senso di peso allo stomaco che si fanno strada con maggiore intensità nei soggetti più sensibili; purtroppo questi disturbi si avvertono anche 48-24 ore prima dell’arrivo della perturbazione dando origine ad una vera e propria sindrome metereopatica, anche se cominciano a diminuire quando la perturbazione è in corso, poiché si verifica una sorta di adattamento.

I soggetti più colpiti sono coloro i quali, superata la soglia dei 50 anni, sono più vulnerabili rispetto allo stress e per i quali le difese dell’organismo cominciano a rallentare. Non è escluso che in particolari momenti della vita, diciamo più complicati e faticosi, la metereopatia possa colpire chiunque con una sindrome borderline quasi al limite della normalità e dunque poco evidente.

In questi casi è consigliabile assumere prima dell’arrivo della perturbazione un antiallergico accompagnato da un sedativo naturale come tiglio o valeriana, proprio in virtù del fatto che molti soggetti spesso soffrono anche di allergopatie causate da smog e polveri sottili; non meno importante è vivere in ambienti molto luminosi per vincere la depressione.

L’esposizione alla luce intensa potrebbe essere d’aiuto anche nei casi di SAD ( Seasonal Affettive Depression) tipica del passaggio da una stagione all’altra.

Prima che si inneschino meccanismi patologici, è utile che i soggetti più sensibili e vulnerabili, (ma non dimentichiamo che queste regole valgono per tutti!), si dedichino ad uno stile di vita più attivo che allontana ansia e depressione, quindi via libera all’attività all’aria aperta lontano da ambienti fumosi e bui, con una strizzatina d’occhio ai corsi di meditazione e yoga che aiutano a ritrovare l’armonia e la coscienza di sé.