Microonde si o no
Il forno a microonde è un elettrodomestico presente in tantissime case, ma ancora
oggi, dopo più di 50 dalla sua introduzione nella nostra vita quotidiana, continua ad
essere oggetto di numerose polemiche.
Microonde si o no, e perché continua a far discutere?
Vediamo come funziona.
Il forno in questione scalda e cuoce velocemente i cibi utilizzando una energia
elettromagnetica; il magnetron presente all’interno dell’apparecchio è un tubo al
cui interno gli elettroni producono radiazioni a microonde poiché sollecitati da
campi elettrici e magnetici; queste radiazioni scuotono velocemente le molecole
contenute negli alimenti che agitandosi, si riscaldano.
I tradizionali fornelli scaldano per irraggiamento o conduzione dall’esterno verso
l’interno; ne consegue che i cibi riscaldati con il microonde cominciano a scaldare
prima l’interno dell’alimento più ricco di acqua e grassi.
Il primo modello industriale di questo elettrodomestico, fu commercializzato nel
1947 e possiamo quindi rassicurare tutti i timorosi che i rischi e gli eventuali danni
sono stati ampiamente studiati e valutati nel tempo.
E’ pur vero che il forno utilizza onde elettromagnetiche ma la radiazione che ne
consegue è una diffusione di energia di per sé non dannosa; la radioattività è
un’altra cosa, assolutamente pericolosa in grado di provocare mutazioni genetiche e
tumori. Il microonde invece utilizza energia troppo bassa, dunque non ionizzante e
pericolosa per la salute.
C’è un aspetto che non deve essere sottovaluto e riguarda l’utilizzo assiduo dei
microonde e dunque i rischi correlati ad esso: è alta la probabilità di ustionarsi
poiché il cibo al suo interno raggiunge temperature elevatissime, con cui la cottura
tradizionale difficilmente riesce a competere.
Un altro fattore di rischio veramente frequente è la probabilità di intossicarsi con del
cibo mal conservato dato che la breve cottura del forno a microonde non riesce a
eliminare in modo perfetto la carica batterica.
I detrattori del forno a microonde puntano il dito sulle alterazioni prodotte dal forno
a microonde sui valori nutrizionali dei cibi che risulterebbero modificati da questo
tipo di cottura, soprattutto nel caso di frutta e verdura.
In ogni caso la struttura chimica del cibo è indubbiamente alterata e sulla base di
alcuni studi compiuti dallo scienziato svizzero Hans Hertel e della Swiss Federal
Institute of Technology, si è giunti alla conclusione che gli utilizzatori assidui di
questo elettrodomestico avevano valori alterati a livello sanguigno rispetto a chi non
ne aveva mai fatto uso.
Nello specifico si sono riscontrati notevoli aumenti di colesterolo e diminuzione di
globuli bianchi e rossi, con un crollo dei livelli di emoglobina.
Al di là delle indagini fatte e di quelle che si continueranno a fare per dissipare ogni
dubbio sull’eventuale pericolosità, noi siamo sempre del parere che non sempre
dobbiamo sentirci costretti a fare le cose nel minor tempo possibile e che talvolta
conviene rallentare a beneficio del nostro fisico e della nostra autenticità.