Il pillolo maschile
I primi test di sperimentazione hanno dato il via alla pillola tutta maschile. La contraccezione ormonale non sarà più una prerogativa femminile ma coinvolgerà presto anche i partner che vorranno sentirsi responsabili della pianificazione familiare. I ricercatori hanno previsto che la fine della sperimentazione e la successiva commercializzazione avverranno fra 10 anni; ad oggi sono stati resi noti i risultati della prima fase dell’indagine presentata durante la conferenza annuale Endo 2019 della Endocrine Society a New Orleans. Il nuovo “pillolo” si chiama 11-beta-Mntdc ed è una combinazione di androgeno e progesterone la cui finalità sarà quella di limitare la produzione di spermatozoi senza intaccare la libido; l’anno scorso lo stesso gruppo di ricercatori aveva presentato un progetto basato sugli stessi principi ed ora si cerca di ridurre al minimo i possibili effetti collaterali e contestualmente di ottenere maggiore efficacia contraccettiva.
L’indagine ha riguardato un gruppo di 40 uomini sani, dieci dei quali hanno ricevuto un farmaco placebo, agli altri 30 invece è stato somministrato il 11-beta-Mntdc in dosaggi diversi da assumere una volta al giorno per 28 giorni. Trascorso questo tempo si è constatato che i partecipanti allo studio che avevano assunto il farmaco, avevano ridotto notevolmente i livelli del testosterone e degli ormoni deputati alla produzione di sperma; 5 uomini su 30 segnalavano una diminuzione del desiderio sessuale, mentre 2 avevano riscontrato una lieve disfunzione erettile tutto sommato un buon risultato dagli effetti collaterali minimi
sui quali si continua a lavorare per migliorare le prestazioni del farmaco.
Un altro aspetto oggetto di ulteriori studi è ovviamente l’efficacia contraccettiva: l’indagine ha analizzato un lasso di tempo troppo breve per poter fare statistica (28 giorni) dato che il farmaco necessita di almeno 2 o 3 mesi per poter influenzare la produzione degli spermatozoi, pertanto è necessario approfondire e continuare la ricerca. Che ne pensano i maschietti? Al contrario di quanto si prevedesse, gli uomini non si sono dichiarati restii ad assumere contraccettivi orali, anzi. Secondo un’indagine on line il 70% degli intervistati accetta di buon grado questa rivoluzione nella coppia, mentre in base ad uno studio pubblicato qualche tempo fa
su una rivista del settore, il 55% degli uomini che vivono una storia con una partner stabile, si dichiara propenso ad assumere la pillola anticoncezionale.Inoltre il DMAU (questa è la sigla convenzionale) si prende una volta al giorno durante i pasti ed ha effetti reversibili, inibisce cioè la produzione degli spermatozoi esclusivamente durante il trattamento senza impedire la possibilità di procreare alla sospensione del farmaco.