Come avere la pancia piatta partendo dall’alimentazione

Quando si dice: “Siamo ciò che mangiamo”…

L’addome gonfio è uno di quei disturbi “universali” che colpisce indistintamente uomini e donne di ogni età. Fortunatamente in molti casi sparisce dopo poco tempo ed è collegato con una dieta generalmente non equilibrata, ma in alcune patologie proprio un gonfiore anomalo della pancia è il primo sintomo dell’avanzare della malattia. Senza intervenire nella parte medica (se avete qualche sospetto rivolgetevi immediatamente al vostro medico), cerchiamo di capire come limitare il gonfiore addominale grazie ad una corretta alimentazione.

Cosa evitare

Ricordate la vecchia regola secondo cui bisogna masticare almeno trenta volte prima di deglutire? In tempi frenetici come questi si è purtroppo persa questa abitudine fondamentale, in assoluto il primo dei rimedi per evitare la fermentazione dei cibi nello stomaco. Il nostro apparato digerente, infatti, non è stato “progettato” per poter digerire facilmente cibi interi (come accade in altre specie), ma solo quelli ridotti in poltiglia: ciò comporta che se noi ingeriamo alimenti masticati neanche una decina di volte, tanto lo stomaco quanto il nostro intestino faticheranno ad assorbire i principi nutritivi ed espellere i residui, causando uno sbilanciamento nelle attività dell’intero apparato.

Esiste un gruppo di carboidrati, definiti chimicamente “a catena corta”, che sono difficilmente assorbibili dall’intestino, e si è recentemente scoperto che sono tra i principali attori di patologie tipo la Sindrome dell’intestino irritabile (o IBS). Stiamo parlando dei cosiddetti FODMAP (acronimo di Fermentable, Oligo – Di – Monosaccharides And Polyols, ovvero oligo – di – monosaccaridi e polioli fermentabili), studiati in maniera approfondita solo negli ultimi quindici anni. Se si riduce l’apporto di questi elementi (tra cui lattosio, fruttosio e gli zuccheri contenuti nei legumi) nella dieta quotidiana si è osservata una riduzione sensibile dei casi di pancia gonfia. Attenzione anche ai prodotti del grano come pane e pasta: in essi sono presenti i fruttani (carboidrati oligosaccaridi derivati del fruttosio), per cui l’assunzione in eccesso, in aggiunta ad altri grassi, può favorire l’insorgere di gonfiore addominale. Ai prodotti più diffusi in commercio, preferite quelli a lenta essiccazione (e lievitazione), magari con il lievito madre.

Alimenti particolari

Una menzione particolare la meritano i legumi, alimenti eccezionali ma che spesso sono causa di meteorismo e pancia gonfia. Come assumerli, allora, senza che poi dobbiamo soffrire di queste controindicazioni? C’è da spiegare che la nostra alimentazione è abituata a cibi raffinati e generalmente poveri di fibre. Quando mangiamo i legumi, che al contrario di fibre ne hanno moltissime, il corpo, non più avvezzo, reagisce in maniera anomala con i sintomi che sono fin troppo noti. Per evitare che ciò accada è bene integrare i vari tipi di legumi in maniera graduale nella nostra dieta, facendo particolare attenzione alla loro qualità. Evitate i prodotti precotti, preferite quelli secchi. I legumi decorticati sono già pronti per la cottura, gli altri devono essere lasciati ammollo per almeno 12 ore, avendo cura di cambiare l’acqua un paio di volte e poi usare sempre quella per la cottura.

Cavoli, cavolfiori, broccoli, carciofi e compagnia si comportano esattamente nella stessa maniera, ma è bene sforzarsi e includerli (magari anche solo una volta a settimana) nella dieta: stiamo parlando, infatti, di alimenti dalle eccellenti proprietà nutritive, ricchi di composti vegetali e ad azione antitumorale, vitamine e sali minerali. Se la loro assunzione vi causa disturbo, pur non eliminandoli completamente dalla vostra alimentazione, cercate di assumerli riducendo i grassi dei condimenti e negli alimenti con cui li accompagnate, favorendo un apporto maggiore di proteine.

Asparagi, cetrioli e zenzero, al contrario, sono dei veri e propri alleati contro la pancia gonfia. I primi due, favorendo la diuresi, aiutano ad espellere l’acqua contenuta nei tessuti addominali (una delle cause del disturbo, infatti, può essere proprio la ritenzione idrica). La spezia invece, consumata sia fresca che in polvere, grazie alla sua azione antinfiammatoria e analgesica favorisce la motilità intestinale, aiutando quindi a ridurre il gonfiore.

Sergio De Napoli

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