Cuore, le abitudini di vita influenzano la salute

La sindrome del cuore spezzato

La sindrome del cuore spezzato

La salute del nostro cuore va protetta sin da subito attraverso le abitudini di vita che hanno un’influenza determinante sul benessere di questo organo importantissimo; sappiamo bene che la dieta sana e l’attività fisica mantengono in forma il cuore e qualora ci rendessimo conto di aver sempre adottato comportamenti errati o malsani, sappiate che non è mai troppo tardi per rimediare!
Siamo purtroppo tutti sottoposti a stress, sforzi e tensioni, senza considerare la predisposizione genetica, ma nel nostro piccolo possiamo renderci consapevoli e protagonisti di un sostanziale cambiamento.
Chiunque abbia sofferto di una malattia cardiaca con evidenti complicazioni coronariche, ha avuto indicazioni precise in merito allo stile di vita, quello che però è importante sapere è che ognuno di noi dovrebbe essere attento ed informato per evitare problemi al cuore e per garantirsi una vita più sana possibile. Abbiamo una precisa responsabilità riguardo alla nostra salute e dobbiamo necessariamente, per quello che è in nostro potere, adottare precauzioni e comportamenti che possano garantirci il benessere.
La qualità generale del cibo che assumiamo deve essere di buon livello e il più possibile rivolta alla semplicità ed alla naturalità. La regola generale valida per tutti è quella di ridurre al minimo l’assunzione di acidi grassi, zuccheri e sale aggiunto; nei casi di sovrappeso intervenire al più presto attraverso diete ipocaloriche che riducano le kcal giornaliere di 500 al giorno rispetto al fabbisogno.
L’attività fisica deve arrivare almeno a 150 minuti a settimana, includendo necessariamente l’esercizio aerobico, per cui via libera alle pedalate in bicicletta, alle camminate e alle nuotate.
E’ anche importante integrare queste attività con esercizi di resistenza attraverso l’utilizzo di macchinari con pesi.
Questo programma influisce poco sulla perdita di peso, poichè mediamente in un anno fa registrare una diminuzione di circa 1,4 kg. Ciò che realmente conta sono i vantaggi collaterali che ne derivano e che risultano fondamentali per il benessere del cuore: innanzitutto si può riscontrare una significativa perdita di grasso addominale, e parliamo di un decremento pari al 9%; poi una riduzione del grasso presente nell’involucro del cuore che diminuisce del 31% e di quello depositato sul cuore che invece di decrementa del 13%.
Un altro dato significativo riguarda la proteina C-reattiva, indicatore di infiammazione, che grazie alla dieta sana ed alla costante attività fisica, diminuisce del 40% suggerendo un calo importante dell’infiammazione sistemica.
Non dimentichiamo inoltre che grazie ad una vita disciplinata in questo modo, si aumenta del 13% la capacità cardio respiratoria.
Un’altra considerazione importante è che nei pazienti diabetici e pre diabetici, più a rischio di complicanze cardiache, il miglioramento dello stile di vita è più significativo rispetto alla salute del cuore.