Demenza senile un test per predirla
Un recente studio del King College di Londra e pubblicato sulla rivista scientifica Genome Biology ha sviluppato un test capace di testare quanto stiamo bene o male in salute e come il, nostro corpo, sta invecchiando. Il test potrebbe aiutare a predire quanto è alto il nostro rischio di sviluppare demenza. Secondo gli scienziati l’età biologica ha molta più importanza dell’età anagrafica ma, sottolineano gli esperti, non offre nessun indizio su come rallentare il processo di invecchiamento. Gli esperti hanno analizzato il comportamento di 150 geni pur essendo partiti da un numero estremamente più grande, circa 54000 per poi fare una scrematura.
Il test sarebbe più attendibile se effettuato dopo i 40 anni. Si è scoperto così che comportamenti come passare molto tempo sdraiati sul divano pur causando danni alla salute, non riescono ad accelerare l’invecchiamento. Analizzare lo stile di vita con l’età biologica potrebbe fornire informazioni importanti.
Il test è stato provato su un campione di uomini svedesi di 70 anni e su molti è stato possibile prevedere che sarebbero morti a breve.In Inghilterra il test sarà utilizzato per capire, per esempio, se uomini avanti con l’età possono però donare gli organi perchè in buona salute.
Il test potrebbe rivelarsi utile anche per le compagnie assicurative e gli istituti pensionistici.Qualcuno potrebbe decidere di godersi la vita senza mettere soldi da parte per il futuro. Il nuovo test possiede infinite possibilità non ultima quella di migliorare lo sviluppo e la valutazione di trattamenti che prolungano l’esistenza in buona salute.