Domenica sera perchè siamo tristi
La tristezza della domenica sera, chiamato anche “il blues della domenica”, è un disagio che si manifesta solitamente a fine giornata al pensiero incalzante del ritorno a scuola o al lavoro il giorno seguente; ci sentiamo lunatici e nervosi e il fine settimana è sembrato troppo breve, come possiamo fare per evitare che questo magone prenda il sopravvento? Non è difficile, se seguiamo alcuni consigli che faciliteranno la ripresa delle solite attività:
1) Innanzitutto è necessario convincersi che il fine settimana non finisce la domenica sera, bensì il lunedi mattina.
2) La domenica deve terminare con un’attività piacevole per noi, per qualcuno può essere una bella cena in famiglia, per altri un film, un bagno rilassante, un buon libro, un’attività sportiva, una sessione di meditazione, tutto quello che ci fa star bene è utile per prolungare la piacevolezza della giornata di riposo.
3) Programmare per il lunedì e per i seguenti giorni della settimana delle attività positive ed interessanti, come uno spettacolo, una rassegna, una partita di calcetto, un film o un aperitivo con gli amici; sono appuntamenti che renderanno piacevole la ripresa della settimana lavorativa.
4) Evitare di iniziare una discussione importante di domenica sera o lavori faticosi ed importanti che potresti non avere il tempo di concludere; per questo motivo, nei casi di necessità, affrontare le faccende ingrate sin dal sabato mattina, in modo da riuscire a diluire per tutto il weekend i doveri noiosi.
5) Disconnettiti dai social network e stacca la spina da tutto quello che può ricordarti il lavoro, primo fra tutti non controllare le mail aziendali durante il weekend.
Ricordiamo in ogni caso che non siamo soli in questo disagio che è stato definito come la sindrome del nuovo millennio: ne soffre circa il 45% degli intervistati che hanno candidamente dichiarato di sentirsi male soltanto all’idea di dover affrontare una nuova settimana. L’incidenza di questa sindrome è più alta nei paesi industrializzati dove i ritmi frenetici della produttività comandano i tempi fisiologici ben più lenti.
Durante la settimana programmiamo mentalmente tutti gli impegni e le scadenze e siamo efficienti e perfettamente in grado di gestire le varie incombenze contemporaneamente, con doti di equilibrismo inaspettate; questo stato mentale continua a perdurare anche durante il fine settimana poichè non riusciamo a staccarci dalla routine e non riusciamo a smettere di pensare agli impegni che ci attendono da lì a breve.
Il benessere che dovrebbe essere garantito dal riposo, viene perciò azzerato dai pensieri e dalle tensioni di ciò che ci attende: dovremmo fermarci e godere del presente ritagliandoci nel fine settimana dei momenti tutti per noi in modo da potersi dedicare a delle attività che ci fanno stare bene, senza impegni, senza orari e senza assilli di nessun genere.
Dovremmo imparare a vivere il “qui ed ora”, spegnendo la mente e concedendoci pause senza alcun senso di colpa!