Probabilmente potrà apparire un argomento poco interessante o, a dirla tutta, nauseante, ma riveste la sua importanza: le feci. Le feci, la loro consistenza, il loro colore, la loro forma, il loro odore, possono tranquillizzarci sullo stato di salute del nostro intestino o, al contrario, far suonare un campanello d’allarme. Produrre di tanto in tanto delle feci insolite non deve preoccupare più di tanto ma quando questa diventa la regola andrebbero svolte alcune indagini più approfondite.
Una buona abitudine consiste sempre nel dare una sbirciatina al water dopo aver svolto le proprie funzioni. Come dovrebbero essere le feci per essere considerate normali? Il colore dovrebbe essere marrone, la consistenza medio-morbida, molti la paragonano a quella del dentifricio, di circa 4-8 cm di lunghezza. Se per caso le vostre non corrispondono a queste caratteristiche non dovrete certo farvi prendere dal panico perchè i cambiamenti possono essere causati da diversi fattori: un alimento troppo colorato potrebbe influenzarne il colore, aver mangiato cibi troppo grassi la consistenza.
In linea generale queste le regole.
Il colore delle feci
IL COLORE ROSSO: se siete certi di non aver mangiato cibi come la barbabietola, il colore rosso potrebbe essere la spia di un sanguinamento della parte inferiore dell’intestino: potreste soffrire di emorroidi.
IL COLORE VERDE: verde è il colore della bile: quando le feci passano troppo velocemente nell’intestino la bile non ha il tempo necessario per cambiare di colore. Il colore verde può anche essere causato dall’assunzione di antibiotici, integratori, o la conseguenza di una dieta troppo ricca di verdure. In casi estremi si può pensare alla malattia di Crohn o alla celiachia.
IL COLORE GIALLO: le feci gialle di solito indicano la presenza di una infezione, potrebbero essere, però, anche il sintomo di una colicisti.
IL COLORE BIANCO: un colore troppo pallido delle feci potrebbe indicare una carenza di bile causata da calcoli biliari, epatite, infezioni batteriche, pancreatite.
IL COLORE NERO: un colore nero o molto scuro può essere sintomo di un sanguinamento nella parte alta dell’intestino; molto spesso è il risultato di un eccessiva assunzione di ferro o di alcuni alimenti: le verdure molto scure o la carne. Aspettate qualche giorno per valutare un cambiamento.
LA FORMA DELLE FECI
MOLTO SOTTILI: potrebbe essere il sintomo di una ostruzione nella parte inferiore delle viscere o di una pressione esterna sul colon. In questo caso andrebbe eseguita una colonscopia.
PICCOLE E DURE: si tratta del classico segno della costipazione, causata molto spesso da una dieta povera di fibre. Sarebbe opportuno praticare dell’esercizio fisico e consumare più fibre; particolarmente indicati i semi di lino.
MOLTO MORBIDE: produrre delle feci molto morbide potrebbe indicare che non si stanno assorbendo correttamente gli oli contenuti negli alimenti.
MUCO NELLE FECI: il muco in quantità limitata è un componente normale delle feci, ma se eccessivo potrebbe indicare una infiammazione, il morbo di Chron o una colite ulcerosa.
Ognuno di noi conosce il proprio corpo per cui non sarà difficile notare dei cambiamenti. In linea generale sono considerati normali dai tra movimenti intestinali al giorno a tre a settimana. La frequenza con cui si evacua può essere influenzata da diversi fattori: la dieta, un viaggio, l’assunzione di farmaci, le fluttuazioni ormonali, il sonno, l’esercizio fisico, una malattia, un intervento chirurgico, un parto, lo stress.
L’odore delle feci
Evacuare senza troppi sforzi dovrebbe essere poi la regola fondamentale. Alcuni comportamenti possono facilitare questa importantissima funzione: sarebbe necessario assumere abbastanza frutta e verdura fresca, evitare gli alimenti trasformati, ricchi di sostanze chimiche e zuccheri; consumare alimenti probiotici, i crauti, i sottaceti, il kefir se volete anche sotto forma di integratori; bere molta acqua e praticare costantemente esercizio fisico. Un accorgimento che funziona sempre è di effettuare regolarmente una pulizia del colon, una parte fondamentale del nostro sistema digestivo.
Oltre alla consistenza bisognerebbe tenere conto anche dell’ “odore” prodotto dalle feci; avvertire cattivo odore dopo che si sono espletate le proprie funzioni corporali è pressochè normale; bisognerebbe porre attenzione se il cattivo odore permane per molto tempo. Spesso la causa ha a che vedere con il tipo di cibo che abbiamo assunto; a volte dipende dai farmaci, in altri casi può indicare una infiammazione. Allo stesso modo feci maleodoranti possono essere causate da un malassorbimento del cibo, dalla malattia di Crohn, dalla fibrosi cistica, dalla celiachia.
Le feci, a volte, appaiono galleggianti e ciò dipende dalla quantità di gas che contengono o dal fatto che si sta perdendo peso troppo velocemente. Come regola generale andare in bagno non dovrebbe ssere mai un’azione elaborata: defecare dovrebbe risultare facile come urinare; se così non fosse potrebbe essere il segnale che qualcosa non va per il verso giusto. Consumate più verdura fresca e frutta; per aumentare l’apporto di fibre si può consumare lo psyllium e i semi di lino appena macinati. Evitate gli alimenti trasformati, quelli troppo zuccherati, gli additivi chimici. I crauti, i sottaceti, il kombucha e il kefir mantengono in buon equilibrio la flora intestinale. Queste sostanze vanno necessariamnte assunte dopo una terapia antibiotica.
Bevete molta acqua e praticate ogni giorno attività fisica.
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