Categories: Salute e benessere

In che modo l’ambiente di lavoro influenza il nostro umore

Sappiamo che un ambiente salubre, pulito e possibilmente naturale incide positivamente sul
nostro stato d’animo inducendo benessere anche sul luogo di lavoro.
Lo spazio in cui si trascorre molto tempo per lavorare, dovrebbe essere innanzitutto
illuminato da luce naturale, per cui è auspicabile che negli uffici, o scuole, laboratori o studi
professionali, vi siano siano grandi finestre o vetrate per consentire il passaggio di luce.
Il vantaggio è stato dimostrato da un recente studio effettuato da un team americano che ha
sottoposto alcuni volontari ad un test ambientale durato tre mesi.
I dipendenti che hanno partecipato all’esperimento, vivevano la quotidianità lavorativa in
ambienti appositamente ricreati e modificati per valutarne gli effetti sull’umore e sulla
produttività dei singoli.
E così il luogo veniva illuminato dalla luce naturale di due finestre, poste a est e a nord; in altre
situazioni, i vetri delle stesse venivano oscurate e la stanza era illuminata solo da luce
artificiale, oppure talvolta veniva modificato il colore delle pareti per valutare l’impatto sui
dipendenti. Ogni giorno in cui veniva apportato un cambiamento, si monitoravano alcuni
parametri psicologici, fisici e cognitivi, per cui venivano analizzate le variazioni che
intervenivano a modificare l’affaticamento, la concentrazione, l’irritabilità, le prestazioni, i
disturbi visivi, la memoria di lavoro e persino l’assenteismo.
Il dato inconfutabile che è emerso alla fine del percorso è che la luce naturale proveniente
dall’esterno, era la condizione migliore per lavorare, quella in cui si raggiungevano i migliori
risultati con una qualità del benessere molto alta.

Fin qui tutto bene, ma se gli ambienti come spesso accade sono già costruiti e magari hanno
poche finestre, come rimediare?

Gli esperti suggeriscono di ricostruire l’ambiente di lavoro portando al suo interno un numero
elevato di elementi naturali come ad esempio piante o elementi acquatici, decorando i luoghi
con immagini di scene naturali ed usando pietre e legno per abbellire mobili e scrivanie.
Naturalmente, se è possibile, approfittare delle pause per uscire anche per poco all’aria aperta
ed alla luce.
Un altro accorgimento utile al proprio benessere in ufficio è la temperatura del luogo in cui si
deve soggiornare; anche se la tentazione quando fa molto caldo è quella di cercare un
immediato refrigerio con l’aria condizionata (così come quando fa molto freddo, ricreando un
ambiente particolarmente caldo e accogliente), NON bisogna mai shockare il fisico con sbalzi
superiori od inferiori ai 7 o 8 gradi rispetto alla temperatura esterna poichè differenze superiori
sarebbero mal sopportate dal nostro corpo.
Oltretutto bisogna anche assicurare agli ambienti in cui si lavora il giusto grado di umidità per
evitare di irritare le mucose del tratto respiratorio; ad intervalli regolari, non dimentichiamo
inoltre di far areare i locali in cui si lavora.

Sergio De Napoli

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