Quali sono le principali patologie dell’apparato osteoarticolare
Quella svolta dall’apparato osteoarticolare è una doppia funzione, poiché da un lato si occupa di proteggere gli organi interni mentre dall’altro consente le funzioni motorie (visto che rappresenta la struttura portante del corpo). E’ formato dalle articolazioni e dalle ossa. Al centro di tutto ovviamente bisogna porre lo scheletro, che è una componente passiva dell’apparato muscoloscheletrico. Proprio come accade per l’apparato muscolare, anche quello osteoarticolare è profondamente legato all’invecchiamento del nostro corpo: un processo inevitabile e del tutto naturale. Ecco perché, soprattutto con l’avanzare dell’età, diviene soggetto a disfunzioni eventuali anche in mancanza di patologie conclamate.
La mappa delle malattie più ricorrenti del sistema locomotore
Ci sono comunque patologie che possono dirsi maggiormente ricorrenti, che vanno a colpire l’apparato locomotore. Stiamo facendo riferimento in modo particolare agli organi deputati al movimento come ad esempio le articolazioni (si parla di artropatie) oppure le ossa (osteopatie). Alcune colpiscono i muscoli (sono le miopatie) e altre invece i nervi periferici (neuropatie), così come ci sono patologie riguardanti i tendini (si parla di tendinopatie). C’è un denominatore comune a tutte queste condizioni fisiche ed è il forte dolore, che può essere cronico o comunque molto acuto, ma anche una situazione – temporanea o permanente – di difficoltà e disabilità.
Le cause e l’approccio terapeutico da adottare
La diagnosi delle malattie osteoarticolari non è sempre facile: esse possono essere infatti dovute a cause molteplici. Tra queste ricordiamo la più comune che è l’artrosi ma anche i ripetuti traumi subiti e le lesioni articolari o fratture riportate in età giovanile. Un problema che riguarda in modo particolare gli sportivi di professione. Fra quelle oggi a disposizione c’è una tecnica innovativa e particolarmente performante alla quale sempre più spesso si ricorre quando occorre intervenire in questi casi. Si tratta dell’elettrostimolazione per microcircolazione. Come funziona? Si utilizzano le microcorrenti come approccio terapeutico per curare patologie e affezioni dell’apparato sia osteoarticolare che circolatorio. Quindi al centro viene posta la stimolazione dei tessuti.
Il dolore, cronico o temporaneo, è una costante di queste patologie
Una patologia osteoarticolare molto diffusa, in particolar modo tra le donne, è l’osteoporosi: si tratta della malattia che genera fragilità delle ossa e colpisce sia uomini che donne (con queste ultime che vi risultano maggiormente soggette). Compaiono fratture spontanee o connesse a banali traumi, soprattutto di femore e vertebre. Ci sono però anche patologie di tipo infiammatorio come la gotta, l’artrite psoriasica e quella reumatoide che non devono essere mai sottovalutate. Frequente e particolarmente invalidante è poi il dolore miofasciale, che è in grado di alterare in modo impattante la qualità della vita. Porta infatti a rigidità, spasmi e debolezza. Senza dimenticare neppure le ernie discali – non meno frequenti come incidenza – in relazione alle quali si verifica una compressione delle radici nervose. Ma può anche accadere che vi sia un intrappolamento doloroso di nervi periferici (come avviene nel caso dell’infiammazione al tunnel carpale) oppure l’intrappolamento del nervo ulnare in corrispondenza del gomito.