Stanchezza cronica cause: alimenti che possono aiutare

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Stanchezza cronica cause: alimenti che possono aiutare

La sindrome da stanchezza cronica è una patologia di cui ancora non si conoscono le cause; certo è che chi ne è affetto ha come sintomi una perenne mancanza di forza accompagnata molto spesso da mal di testa, dolori muscolari di vario genere, difficoltà a dormire e a compiere qualsiasi attività quotidiana per mancanza di concentrazione.

Esperimento su 10 soggetti

Diverse le ricerche per scoprire i motivi della sua insorgenza e soprattutto per porvi rimedio. Un gruppo di ricercatori della University of Hull in Gran Bretagna ha effettuato un esperimento su 10 soggetti affetti da grave forma di stanchezza cronica, invitandoli a consumare 15 grammi di cioccolato fondente al giorno per otto settimane. Successivamente dopo aver osservato una pausa è stato chiesto loro di consumare una barretta al gusto di cioccolato ma con quantità inferiore di cacao. I risultati, pubblicati sul Nutrition Journal, hanno evidenziato come l’uso del fondente puro avesse alleviato i sintomi della stanchezza.

Individui molto affaticati

Questa ricerca rappresenta un punto di partenza per trovare rimedi efficaci contro questa patologia. Altri studiosi, questa volta del Karolinka Institute di Stoccolma, hanno dimostrato come, inserendo nella dieta di soggetti particolarmente affaticati e privi di energia alimenti probiotici, aumentasse la loro forza e diminuisse il senso di fatica. Ad alcuni volontari, per 15 giorni, sono stati proposti “batteri buoni” attraverso l’assunzione di yogurt notando come avessero ottenuto benefici sia a livello fisico che mentale.

Pistacchi fondamentali

Lo yogurt, attraverso i probiotici, favorirebbe la connessione tra benessere intestinale e sistema nervoso. Dalla Pennsylvania State University arriva la notizia che anche i pistacchi sarebbero fondamentali per recuperare energia. Il risultato di un recente studio, infatti, dimostra come seguire una dieta sana, ricca di frutta e verdura, contribuisca a ridurre la pressione sanguigna, ad aumentare la resistenza vascolare periferica e la frequenza cardiaca e, grazie al potassio ed al magnesio presenti in larga parte nei pistacchi, contrasterebbe gli alti livelli di sodio fondamentali per il recupero energetico.

Mantenere attiva la tiroide

Studiosi della School of Life Sciences della Northumbria University di Newcastle si sono concentrati sulla difficoltà nel dormire da parte di coloro che sono affetti da stanchezza cronica. Venti volontari sono stati invitati a consumare 30 ml di succo di ciliegia al giorno per sette giorni. L’assunzione del succo di questo frutto ha comportato un aumento del 15% dei livelli di melatonina, sostanza che, oltre a favorire il sonno, mantiene attiva la tiroide.

Effetto avverso

Esistono poi alcuni alimenti che regolarmente consumiamo e che ci danno l’impressione di fare il pieno di energia quando poi, al contrario, producono un effetto avverso. Chi si sente stanco e senza forze tende ad assumere più zuccheri nella speranza di recuperare energia. Si tratta di un luogo comune sbagliato. Bevande o alimenti dolci fanno repentinamente aumentare il livello di glicemia ma il nostro corpo, ed i particolare il pancreas, aumenterà in poco tempo il livello di insulina ottenendo nel tempo un effetto contrario. Una bibita che spesso viene utilizzata per recuperare energia è il caffè, che indubbiamente fa bene ma, se utilizzato in maniera eccessiva, induce all’inizio uno stato di maggiore allerta ma si tratta di energia artificiale.

Sana attività fisica

Spesso un uso eccessivo di caffeina produce nel tempo insonnia, tachicardia che non fanno bene al nostro benessere. Il caffè copre i veri problemi, non ci fa più capire quando siamo stanchi e il livello di stress inevitabilmente tenderà a salire. Lo stesso discorso vale per le bibite energetiche che producono un effetto artificiale. Il segreto per aumentare l’energia è prendersi cura di se stessi iniziando dal sonno in termini di qualità e quantità per finire ad una sana attività fisica giornaliera.

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