Cibi grassi fanno male: ma non tutti
La demonizzazione dei lipidi (Grassi) è in parte ingiustificata se pensiamo che essi, insieme alle proteine ed ai carboidrati, assicurano il corretto funzionamento del nostro corpo. Gli studi più recenti rivalutano questi elementi molto spesso esclusi dall’alimentazione di coloro che vogliono tenere a bada il proprio peso; ricordiamo che non vi è alcuna correlazione tra l’aumento di peso fra chi segue una dieta che comprenda il GIUSTO apporto di lipidi, e tra
chi li elimina del tutto, privandosi per altro di un elemento essenziale.
Accumulo di grassi
L’importante è evitare l’accumulo indiscriminato bruciando le calorie in eccesso attraverso l’attività fisica costante.
Anzi, se vogliamo dirla tutta, per ridurre i parametri metabolici è più utile ridurre i carboidrati piuttosto che i lipidi.
Ovviamente è necessario fare un’accurata scelta tra i grassi che possono rientrare nell’alimentazione. Occorre privilegiare i grassi di origine vegetale, dando spazio agli oli ricchi di acidi grassi Omega-3 come l’olio di colza e l’olio di noci e agli olii come quello di oliva ricco di acidi grassi monoinsaturi; di conseguenza saranno banditi dalla nostra tavola i grassi di origine animale come burro, panna e strutto e gli olii che contengono alti quantitativi di acidi
grassi saturi come l’olio di palma e l’olio di cocco.
Ricordiamo soltanto che l’olio di noci non tollera le alte temperature, per cui sarà destinato a condire preparazioni a freddo, mentre gli oli di oliva e di colza possono essere cotti.
Omega 3
Parlando dell’importanza di Omega-3, non possiamo dimenticare il fondamentale valore nutritivo del pesce grasso, che deve essere consumato ALMENO una volta a settimana; salmone, tonno o sardine non possono mancare sulla nostra tavola grazie all’elevata concentrazione di Omega-3, che nel salmone crudo arriva persino a 1,9 g. per 100 g. di peso. Ribadiamo che questi acidi grassi hanno il potere di proteggere dall’infiammazione cronica, che contribuisce in particolare allo sviluppo delle malattie cardiovascolari.
Una preparazione tipicamente scandinava del salmone è il SALMONE GRAVLAX che durante il Medioevo i pescatori preparavano seppellendo il salmone nella sabbia per fermentarlo dopo averlo salato. Farlo in casa è semplicissimo, anche perchè si può preparare con largo anticipo: basterà ricoprire il salmone fresco con una mistura di sale, zucchero, pepe, aneto ed una spruzzata di whisky, coprire con pellicola trasparente su cui saranno posizionati dei pesi; in frigo per un paio di giorni, avendo cura di rimuovere regolarmente l’acqua che si sarà formata via via. Una volta marinati e privati della copertura, saranno pronti per essere affettati e gustati accompagnati da fette di pane di segale.
I danni dei cibi grassi
Gli alimenti grassi fanno male, punto. Questo per anni ci siamo sentiti dire e questo continuiamo a fare, eliminando ogni tipo di questo alimento dalla nostra dieta, accusandolo di essere l’unico a farci ingrassare o a farci ammalare. Il motivo per cui ai grassi è stata fatta da sempre una guerra spietata ancora non è molto chiaro. Ancora meno chiaro è il perchè, da sempre, ce la si prenda con questo determinato tipo di cibi non considerando invece il danno che apportano alla nostra dieta gli zuccheri o i cereali raffinati. Diremo di più, se tra i grassi è possibile fare una distinzione tra quelli buoni e quelli cattivi per gli zuccheri questa alternativa non c’è.
Fanno tutti male. “Nonostante il dogma pervasivo che bisogna tagliare il grasso per perdere peso, le prove scientifiche non supportano le diete povere di grassi rispetto ad altri interventi dietetici per la perdita di peso a lungo termine”. Bisogna fare davvero attenzione ai cibi grassi senza però demonizzarli anzi imparando a scegliere i migliori. Questo discorso vale un po’ per tutti ma specie per coloro che hanno necessità di dimagrire e non sanno bene come muoversi.
Dieta mediterranea
Negli ultimi anni, non a caso, è cresciuto l’interesse per la dieta mediterranea quella che contiene un maggior numero di grassi provenienti però dall’olio extravergine di oliva, dal pesce, dalle noci, dalla frutta, dalla verdura e dai cereali integrali. L’evidenza, emersa negli anni, ha dimostrato che le diete a basso contenuto di grassi si sono rivelate quasi sempre le più fallimentari. Qualcuno potrebbe obiettare che il cervello ed i muscoli hanno necessità di assumere zuccheri per funzionare al meglio ma questi andrebbero assunti attraverso altri alimenti come la frutta e la verdura.
I grassi invece non devono essere eliminati perchè in questo modo verranno meno degli alimenti importanti per alcuni processi metabolici. I grassi sani sono uno fra tutti l’olio extravergine d’oliva, ricco di antiossidanti tra cui l’acido oleico, fondamentale per il nostro sistema cardiocircolatorio. Le uova, eccezionali, non solo perchè ricche di grassi buoni ma anche del giusto apporto di colesterolo.
La frutta a guscio, ricca di componenti grasse estremamente nutrienti, il pesce azzurro, la miglior fonte grassa di proteine. Il burro, sempre visto con negatività, va usato seppur in dosi minime. E’ capace infatti di resistere alle alte temperature ed è ricco di acidi grassi che contribuiscono al miglior funzionamento dell’intestino e del cervello. I grassi quindi vanno consumati a patto che impariamo a farlo in modo sapiente. Se inseriamo il loro consumo sommandolo a quello degli zuccheri faranno un gran danno. Se invece inseriti in una dieta ricca di frutta e verdura non potranno che aiutarci a mantenere la nostra salute il più a lungo possibile.