Ecstasy e metanfetamina per curare i tumori

L’utilizzo della droga in medicina a scopo terapeutico non è una novità, ma certo l’impiego di ecstasy per combattere alcuni tipi di tumore potrebbe essere una svolta assoluta nel campo scientifico. Si tratta di una notizia che certo avrà ancora bisogno di molte verifiche e di studi approfonditi, ma che certamente traccia una nuova strada verso la risoluzione di una delle malattie più temute dei nostri tempi.

Secondo recenti studi, quella che viene considerata una delle droghe per eccellenza dei ragazzi che frequentano le discoteche, l’ecstasy, potrebbe nascondere proprietà che debitamente sfruttate consentirebbero di avere effetti sorprendenti per il corpo umano. Come detto altre droghe hanno effetti benefici per l’organismo, se usate in campo medico, ma finora il connubio medicina-droga era sempre stato appannaggio degli stupefacenti naturali. In questo caso invece è bene ricordare che si tratta di una droga sintetica, un tipo speciale di metanfetamina.

Per intenderci quella spacciata e ‘cucinata’ nella celebre serie televisiva Breaking Bad da un professore di chimica. Ironia della sorte in questa serie tv, il professore di chimica integerrimo si mette a produrre metanfetamina proprio in seguito alla notizia della sua malattia. Ora sappiamo che con quella stessa droga che produceva, in qualche modo, invece di arricchirsi avrebbe potuto curarsi. Secondo i ricercatori dell’Università di Birmingham si potrebbe combattere leucemie, mielomi e linfomi. Quella utilizzata sarebbe una forma di ecstasy modificata che dovrebbe avere un effetto circa 100 volte più potente dell’ecstasy normale sul cancro, capace di elimina le sostanze tossiche per il corpo.

David Grant, coordinatore del progetto, è fiducioso ma prudente: “Anche se non voglio dare alla gente false speranze, i risultati di questa ricerca hanno la potenzialità di portare ad un miglioramento nei trattamenti negli anni a venire”. Staremo a vedere. Nel frattempo meglio tenersi alla larga da qualunque tipo di droga.