Addio ago: arriva il cerotto che non punge
La paura degli aghi è addirittura catalogata in psicoanalisi, motivo per cui non c’è da vergognarsi se non si sopporta la puntura di un vaccino o di un medicinale, anche se non si è più bambini.
La Queen’s University di Belfast ha trovato una soluzione per grandi e piccoli che sostituisce l’utilizzo di aghi per effettuare prelievi si sangue. Si tratta di in piccolo cerotto, trasparente, di circa mezzo centimetro di diametro che sta sulla punta di un dito. Al tatto si presenta ruvido, un po’ come il velcro a causa della presenza di microaghi sulla sua superficie. A differenza del tradizionale ago utilizzato per i prelievi, il cerotto penetra solo nello strato superiore dell’epidermide non toccando in nessun modo i nervi per cui non provoca dolore o fastidio.
Raccoglie, invece, il fluido interstiziale che circonda le cellule delle strato più esterno. Questo fluido, al pari del sangue, contiene tutte le informazioni che necessitano per fare indagini diagnostiche. La notizia è sicuramente positiva non solo per gli adulti, e sono tanti, che hanno una vera e propria fobia per gli aghi, ma soprattutto per i più piccoli, in particolare per i prematuri.
Questi piccoli pazienti spesso hanno bisogno anche di quattro prelievi al giorno e fino a 28 giorni di vita possiedono un piccolo volume di sangue. Inoltre gli aghi tradizionali spesso lasciano lividi sulla loro pelle delicata, il cerotto non provoca danni ai tessuti e soprattutto non spaventa. Una delle applicazioni migliori riguarderà la capacità di somministrare vaccini ad un costo estremamente ridotto; al contrario dei vaccini tradizionali che devono essere conservati al freddo per prevenire una eventuale crescita microbica, i cerotti resistono anche ad alte temperature; sono molto semplici da usare e non ci sarà bisogno di personale specializzato. I composti da iniettare potranno essere incorporati nel cerotto che li rilascerà un po’ alla volta. Attualmente sono già stati testati per somministrare insulina o ibuprofene.
I cerotti sono molto più sicuri degli aghi tradizionali, sono in idrogel, un materiale simile a quello utilizzato per le lenti a contatto che non può essere riutilizzato. Questa caratteristica li renderebbe assolutamente igienici, al contrario di quanto succede con gli aghi tradizionali che, secondo l’OMS, sono la causa ogni anno di 21 milioni di casi di epatite B. I microaghi sono ancora in fase di sperimentazione e devono essere sottoposti a test rigorosi, ma i ricercatoti sono alquanto ottimisti circa la loro effettiva efficacia.