Bambini che succhiano il pollice più forti contro le allergie

Bambini che succhiano il pollice più forti contro le allergie

Le nausee che caratterizzano i primi mesi della gestazione sono un problema
comune a tante donne che viene spesso sottovalutato.
E’ un fastidio frequente al mattino appena svegli, ma potrebbe presentarsi in
qualsiasi momento della giornata: la sensazione di nausea accompagnata talvolta da
episodi di vomito colpisce tra il 60 ed il 70% delle donne in gravidanza a causa, con
ogni probabilità, dei cambiamenti ormonali in atto più sconvolgenti nei primi periodi
della gestazione.
E’ infatti intorno alla nona o decima settimana, che i fenomeni di nausea trovano il
picco massimo, per poi gradatamente diminuire, anche se si sono riscontrati casi di
donne che hanno continuato ad avvertire gli stessi sintomi durante tutta la
gravidanza. Giunti al termine della gestazione poi, potrebbero capitare episodi
leggeri di nausea dovuti alla pressione dell’utero sullo stomaco.
Se il fenomeno è limitato nel tempo o ad alcuni momenti della giornata, possiamo
definirlo “fisiologico” (benchè fastidioso) e dunque non pericoloso né per la madre
né per il bambino.
Diverso è il caso di nausee continue e prolungate che potrebbero dar luogo a
fenomeni di disidratazione e per questo indagate e trattate diversamente.
Gli accorgimenti sono diversi a seconda dei casi.
L’alimentazione può acuire o alleggerire il peso delle nausee per cui, in caso di
nausee mattutine può essere d’aiuto mangiare qualcosa di leggero prima di andare
a dormire, tipo crackers o uno yogurt in modo che lo stomaco non sia
completamente vuoto; al mattino poi la colazione dovrà essere leggera.
Se invece la nausea accompagna tutta la giornata, l’ideale è fare piccoli pasti
regolarmente al posto di tre pasti abbondanti principali; spuntini regolari ogni due
ore ovviamente equilibrati e leggeri, serviranno a non affaticare lo stomaco e la
digestione e a controllare i fenomeni di nausea.
Suggerimenti utili per tutte:
 per tutti i casi vale la regola di bere molta acqua per contrastare l’eventuale
disidratazione qualora ci fossero episodi di vomito;
 evitare cibi stagionati e molto grassi che hanno bisogno di una digestione più
elaborata;
 individuare e se possibile eliminare quegli alimenti che più di altri possono
provocare nausea e vomito;

 non sostare troppo nei luoghi dove si cucina, poiché la miscela di odori
potrebbero stimolare il senso di disgusto;
 evitare alcool e tabacco;
 evitare pasti molto caldi, preferire alimenti freschi i cui sapori risultano meno
accentuati.
 No a carne e pesce poco cotti o addirittura crudi che oltre ad avere un gusto
più intenso, potrebbero essere pericolosi da un punto di vista igienico.
 Riposare e cercare di rimanere sdraiati per un po’ dopo ogni pasto, poiché la
stanchezza accentua la nausea.
 Consultare il medico in caso di fenomeni prolungati o accompagnati da altri
sintomi come la febbre.