metodo Kaizen

metodo Kaizen

Vi siete mai chiesti perche sbadigliamo? quali sono le cause o i momenti che provocano quest'atto?
Le teorie più accreditate spiegano lo sbadiglio come atto necessario ad ossigenare il sangue, per raffreddare il cervello o per tenere desta l'attenzione in situazioni in cui noia e stanchezza stanno prendendo il sopravvento.
Il vero propulsore dello sbadiglio è il RESPIRO che varia in base alle situazioni che viviamo ed affrontiamo nell'arco della giornata: esso può farsi corto, affannato, rilassato o regolare e se poniamo attenzione possiamo consapevolmente modificare il nostro respiro affinchè diventi un valido aiuto al rilassamento generale.

Ed è qui che entra in gioco il meccanismo dello sbadiglio: in momenti della giornata che richiedono più ossigeno, come la digestione o l'aumentata richiesta di attenzione, apriamo la bocca per incamerare più aria e sbadigliamo anche più di una volta.
La respirazione riguarda ed è a sua volta influenzata, da in ogni azione della vita: se siamo presi dalla frenesia della giornata o durante un'attività fisica, la respirazione si accelera e diventa più corta, come nelle situazioni di pericolo o quando abbiamo paura per un bisogno ancestrale di preparazione alla fuga.

Il respiro è dunque vita perchè è fonte di energia e serve ad eliminare le tossine dal nostro corpo: imparare a respirare consapevolmente può fornire un valido aiuto nella gestione delle ansie e dei dolori, oltretutto se respiriamo in modo corretto con movimenti di polmoni ed addome ed interessando anche il diaframma riusciremo anche a stimolare il ringiovanimento cellulare, a migliorare le prestazioni energetiche e a rendere più lucida la mente.

Lo sbadiglio è un gesto atavico quasi una simulazione di aggressività che apre la bocca e scopre i denti, talvolta accompagnata da suoni o mugolii; dura all'incirca sei secondi, necessari a rilassare il corpo attraverso uno stiramento generale che attivando la circolazione "butta fuori" un po' di tensione. Solitamente si tratta di un gesto involontario, anche se non è difficile indurlo o provocarlo.
Quando abbiamo sonno e non siamo nelle condizioni di poterci addormentare, lo sbadiglio è segnale di avvertimento, quasi di pericolo che allerta tutto il corpo a combattere la stanchezza.
Grazie allo sbadiglio, ingoiamo una grande quantità di aria, ossigenando il sangue e consentendo al nostro corpo di produrre una maggiore quantità di energia.

Assolutamente sì dunque allo sbadiglio anche durante il giorno od ogni qual volta ne avvertiamo la necessità, magari accompagnando il gesto con un rapido stiramento generale del corpo: ne beneficerà tutto l'organismo grazie ad una sferzata di energia inattesa, come il trillo di una sveglia interiore.

Infine, una piccola curiosità: ma è proprio vero che lo sbadiglio è contagioso?
Pare proprio di sì, in base a recenti ricerche svolte da alcuni ricercatori dell'Università di Nottingham: alcuni recettori del cervello che gestiscono i movimenti, fanno scattare l'impulso irresistibile di imitare il gesto dello sbadiglio non appena lo si osserva.
La cosa paradossale è che questo desiderio aumenta incontrollabilmente proprio quando cerchiamo di reprimerlo, scatenando di fatto la sollecitazione involontaria dei muscoli facciali e di seguito lo sbadiglio!