Zanzara tigre torna di nuovo l’incubo

Zanzare, come ci trovano?

Zanzare, come ci trovano?

Non abbiamo ancora un’estate che possa definirsi tale, ma la zanzara tigre ha già deciso di farci visita e si è presentata nella sua veste migliore (o peggiore…).
Si è verficato in questi giorni un caso conclamato di CHIKUNGUNYA un’infezione causata dalla puntura di questo temibile insetto.
A farne le spese, un uomo di Ardea rientrato da poco dal Brasile, colpito da questa infezione virale che provoca febbre e forti dolori, per il quale è stato necessario il ricovero in ospedale.
Per evitare il contagio, il primo cittadino Mario Savarese, ha emanato un’ordinanza affinchè fosse effettuata la disinfestazione nella zona prescritta ed ha invitato i cittadini a seguire puntigliosamente le norme igieniche di base.
Ma non solo in Italia è scattato l’allarme per le zanzare tigre.
Anche in Costa Azzurra è stata lanciata una campagna di prevenzione ed informazione per evitare le punture di questo insetto dalle conseguenze imprevedibili.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Nice-matin, la città di Nizza si è mobilitata attraverso una campagna informativa chiamata “Demoustiquez vous” che potrebbe essere tradotto in “Dezanzarizzatevi”, poichè in questi giorni si è assistito ad un rapido ritorno delle zanzare in queste zone.
Sono stati distribuiti a tutta la cittadinanza volantini, repellenti ed un kit educativo chiamato “The Mouskit”.La zanzara tigre, di origine asiatica, è giunta nei nostri paesi attraverso l’importazione di copertoni usati all’interno dei quali ha trovato un ambiente ideale alla sua sopravvivenza.
Grazie poi alla sua eccezionale capacità di adattamento, si è insediata alle nostre latitudini, sia in Europa che negli Stati Uniti, deponendo le uova in ambienti asciutti e bui per superare l’inverno; quando poi l’aria si fa più tiepida ed aumentano le ore di luce, la condensa che si crea grazie all’aumento di temperatura rende adatto l’ambiente affinchè le uova possano schiudersi e dar vita a nuove colonie di zanzare in un ciclo senza fine; a partire da marzo e sino a novembre-dicembre, vi è una massiccia presenza di insetti adulti particolarmente aggressivi che pungono nelle ore più fresche della giornata, al mattino e all’imbrunire.
L’unica arma per contrastare questo insetto è la prevenzione e la disinfestazione di tutti quei luoghi che possono rappresentare focolai larvali, dunque luoghi in cui l’acqua si deposita e ristagna ed i tombini con prodotti larvicidi specifici.