Cani e gatti, anche loro invecchiano
Un cane o un gatto che sta diventando vecchio, mostra dei segnali inequivocabili che è importante monitorare per contrastare i disturbi legati all’invecchiamento; in questo modo si possono alleviare dei fastidi che potrebbero affliggere il nostro amico a quattro zampe e rallentarne l’avanzata ovviamente da valutare con l’aiuto del veterinario.
I DENTI: col passare del tempo, i denti si logorano e si ricoprono di tartaro in depositi visibili sugli incisivi inferiori e sui molari superiori; questi accumuli di placca possono causare, oltre l’alito cattivo, anche l’insorgenza di malattie cardiovascolari attraverso la migrazione di batteri nel sangue; notiamo che alcune razze canine sono più predisposte al tartaro rispetto ad altre (boxer, bulldog).
In questi casi si possono decalcificare i denti in anestesia generale e proseguire con un trattamento di mantenimento; la prevenzione consiste nello spazzolamento con degli appositi attrezzi solitamente gommosi.
TOSSE: nei cani anziani è frequente anche durante il riposo e questo è un segnale importante che richiede l’immediato consulto del veterinario, poichè potrebbe essere indicativo di un’insufficienza cardiaca in atto.
ASSUNZIONE DI LIQUIDI fuori norma, potrebbe indicare un danno ai reni; la crisi uremica deve essere assolutamente evitata per cui quando il cane o il gatto cercano costantemente acqua, non dobbiamo sottovalutare questo comportamento.
OCCHI: i cani sono più esposti rispetto ai gatti da disturbi oculari che appaiono con l’avanzare dell’età; essi difatti possono essere colpiti da cataratta senile che si può rilevare da una riflessione bluastra dell’occhio. In questo caso, solo la chirurgia può ripristinare la vista.
E’ opportuno in ogni caso, eseguire una visita oculistica preventiva, per valutare l’utilità dell’intervento.
CIBO: il fabbisogno quotidiano dell’animale anziano è differente rispetto a quello più giovane, per cui la sua dieta dovrà essere modificata di conseguenza; è opportuno introdurre nella sua alimentazione più fibre e proteine di buona qualità per evitare l’aumento di peso e facilitare il transito intestinale.
DIMENSIONI: il veterinario deve essere prontamente informato in caso di repentino dimagrimento o ingrossamento dell’animale, amche se si tratta di una specifica zona del corpo; nel cane femmina vanno monitorate in particolare le mammelle, mentre nell’esemplare maschio i cambiamenti nella zona anale sono i segni che devono subito allertare, così come la cospicua caduta di pelo o sanguinamento.
MOVIMENTO: attenzione alle artrosi che possono colpire gli animali più anziani che causano degenerazione nelle articolazioni; solitamente nel cane i quarti posteriori sono i più colpiti ed esso avrà difficoltà a camminare e ad alzarsi. In questo caso gli antinfiammatori sono efficaci.
Per quanto riguarda gli antidolorifici, essi sono proibiti agli animali, in particolare il paracetamolo è estremamente tossico per il gatto.