Acqua fredda d'estate: i rischi per la salute di bere bevande ghiacciate

Ci sono svariate situazioni che possono esporre l’organismo al rischio di disidratazione che
non è esclusivamente legato al calore.
Per disidratazione si intende una mancanza di liquidi nel corpo che sopraggiunge ogni qual
volta le perdite di liquidi non sono sufficientemente reintegrate.
Si tratta di un fenomeno serio da non sottovalutare poichè espone ad importanti rischi sia sul
piano neurologico, cardiovascolare e renale e nei casi di soggetti fragili, il fenomeno può
portare anche alla morte.
Chiaramente il calore è il primo imputato nei casi di disidratazione, poichè induce a una
sudorazione più abbondante, ma non è la sola causa.
Anche altri disturbi di salute aumentano la perdita di liquidi con la successiva inevitabile
disidratazione e sono la febbre, la diarrea, il vomito e il diabete mal controllato o curato.
Alcuni medicinali inoltre, come i diuretici ed i lassativi causano o peggiorano la disidratazione,
così come alcuni farmaci psicotropi che possono indurre sonnolenza o confusione, alterando il
desiderio e lo stimolo di bere.
Non bisogna neanche trascurare la limitazione volontaria di assumere liquidi o bevande
adottata da alcuni soggetti che cercano erroneamente di evitare perdite urinarie.

I soggetti più esposti al rischio di disidratazione sono i bambini dato che la percentuale di acqua
nel loro organismo è particolarmente significativa (si aggira infatti intorno all’80%) e se poi
sono distratti o impegnati in qualche attività ludica, dimenticano di bere.
Bisogna prestare la massima attenzione in presenza di diarrea, caso in cui il bambino va
idratato frequentemente anche con soluzioni di reidratazione se fosse necessario.
I bambini molto piccoli vanno monitorati con attenzione poichè non sono ancora in grado di
interagire con gli adulti per segnalare un eventuale problema: i segnali da tenere d’occhio sono
sicuramente l’eccessivo calore od il rossore, la secchezza degli occhi e le urine molto scure,
oltre all’apatia ed alla debolezza.
Un’altra categoria fragile o a rischio è rappresentata dalle persone anziane, nelle quali il
processo di disidratazione può passare inosservato: i primi campanelli d’allarme sono la sete,
le urine meno abbondanti del solito, la secchezza delle mucose della bocca, accompagnata
talvolta dalla difficoltà a deglutire, e la sensazione di affaticamento.
Per facilitare l’idratazione è necessario seguire questi semplici accorgimenti:
1) Bere spesso anche piccole quantità ed anche se non si avverte lo stimolo della sete;
2) Avere acqua fresca sempre a portata di mano;
3) Non tralasciare di introdurre altri tipi di liquidi oltre l’acqua, come brodo, infusi o succhi di
frutta.
E’ importante anche avere a disposizione delle cannucce qualora si fosse impossibilitati per
qualsiasi motivo a portare il bicchiere alla bocca, purchè non si eviti mai di bere.