
Un articolo pubblicato di recente sull Herald Tribune, ha messo in evidenza come, negli ultimi dieci anni, si sia osservato da parte di genitori e pediatri, un anticipo dei primi segni di acne nei bambini. Infatti anche solo nella generazione precedente i primi segni di sviluppo comparivano intorno ai 12 – 13 anni, con un leggero anticipo da parte delle femminucce.
In queste ultime, in particolare, verso i nove anni si intravedono i primi sintomi: pelle impura, squilibri emotivi, tipici del cambiamento ormonale e insorgenza precoce di telarca, ovvero sviluppo della ghiandola mammaria. L’anticipo non riguarda, invece, il menarca, cioè il primo ciclo mestruale che si verifica ancora intorno agli 11 anni.
Molte volte i motivi di questi sintomi precoci sono da ricercare in fattori genetici: se la mamma avrà avuto il suo sviluppo precocemente, è facile che lo faccia anche la figlia. Da non sottovalutare i motivi comportamentali, primi fra tutti l’alimentazione. L’obesità, o la tendenza a un peso al di sopra della norma, è un fattore strettamente correlato allo sviluppo ormonale. Bambine in sovrappeso avranno una sviluppo anticipato rispetto alle altre.
Studi recenti, svolti da ricercatori dell’Unita operativa di endocrinologia all’Istituto Humanitas di Milano, sottolineano come alcuni alimenti o sostanze con cui veniamo giornalmente a contatto favoriscano questo fenomeno. Incriminati sarebbero gli isoflavoni contenuti nella soia, il latte per allergici, gli ftalati, contenuti nella plastica e i pesticidi; tutte queste sostanze riuscirebbero ad interferire con l’assetto ormonale e a creare degli squilibri.
Purtroppo al giorno d’oggi si assiste ad un fenomeno strano, nel senso che essendo diventato normale a circa nove anni avere già un accenno di seno, quando non si verifica, purtroppo sono i genitori per primi a farsene un cruccio, paragonando le proprie figlie alle coetanee già più sviluppate. Non ci lamentiamo, poi, se ragazzine di 13 anni, che in teoria potrebbero ancora giocare con le bambole, si vestono e truccano come se ne avessero già venti di anni, con tutte ciò che inevitabilmente ne consegue.